La pressione delle gomme dell’auto è uno degli aspetti più importanti. Ti conviene sempre tenerlo a mente, quando approcci la fase di manutenzione del tuo veicolo. Questo dipende dal fatto che uno pneumatico poco gonfio può danneggiarsi e comportare dei rischi di sicurezza. Lo stesso dicasi per le gomme dotate di una pressione eccessivamente alta. In questo caso, infatti, lo pneumatico potrebbe deformarsi nel tempo.
Trattandosi di un aspetto così importante, è necessario comprendere come regolare la pressione delle gomme auto. Dato che non tutti gli pneumatici sono uguali, dovrai stare attento e rispettare i valori di fabbrica.
Come Impostare la Pressione delle Gomme dell’Auto
Non è affatto detto che i valori ideali della pressione delle gomme dell’auto siano identici per tutti i modelli. Partiamo comunque da una considerazione importante, comune a tutte le gomme. La pressione si misura sempre in bar, e di solito il valore corretto è sempre compreso tra 2 e 3 bar.
A questo punto ci si potrebbe chiedere dove trovare i giusti livelli di pressione. In genere, questo vengono indicati nel libretto di circolazione dell’automobile, a fianco dello sportello del guidatore oppure in prossimità del serbatoio.
Questi valori vengono indicati come ideali dalla casa produttrice dell’auto, ma non sono obbligatori. In certe circostanze, infatti, potresti aumentare leggermente la pressione delle gomme. Questo capita, per esempio, quando devi affrontare un viaggio molto lungo. Anche quando carichi molto la vettura, il peso dovrebbe sempre venire compensato da una pressione maggiore. Di contro, questa pressione aggiuntiva, in termini di bar, non dovrebbe mai superare un valore 0,3. Infine, è anche il caso di sottolineare che la pressione ideale cambia a seconda delle stagioni.
Come Controllare la Pressione delle Gomme dell’Auto
Le automobili moderne facilitano non poco la quotidianità dell’automobilista, anche in termini di controllo della pressione. La legge, infatti, stabilisce che ogni vettura dovrebbe montare a bordo un sistema TPMS. L’acronimo sta per Tyre Pressure Monitoring System, e indica un meccanismo elettronico in grado di misurare i bar delle gomme. In pratica ogni pneumatico monta uno specifico sensore al suo interno. Questo sensore è capace di rilevare qualsiasi variazione in termini di bar.
Quando ciò accade, il nuovo valore viene comunicato alla strumentazione elettronica di bordo. I vantaggi del TPMS sono piuttosto evidenti. In breve, la presenza di questo sistema di controllo evita di dovere controllare in manuale la pressione delle gomme. Il che significa che facilita questa operazione, automatizzandola.
La presenza del TPMS non annulla del tutto l’intervento dell’automobilista, spesso il guidatore preferisce ricorrere al fai da te. Questo tipo di operazione può essere svolta grazie ad un comunissimo manometro. In alternativa, è possibile richiedere questo servizio presso le stazioni di rifornimento o le officine.
Ultimo aggiornamento 2024-11-13 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
Un’altra domanda importante è quella relativa a quando sopraggiunge la necessità di controllare la pressione degli pneumatici. Si tratta di un tipo di operazione che andrebbe fatta sempre in determinate circostanze. In base alla presenza di queste, infatti, una pressione scorretta potrebbe portare dei pericoli per l’automobilista. Per esempio, è sempre meglio controllare la pressione quando la vettura è stata immobile per tanto tempo. In questi casi, purtroppo, i sensori del TPMS potrebbero fornire dei valori non attendibili. Inoltre, lo si dovrebbe fare anche prima e dopo un viaggio molto lungo. Pure la presenza di valigie molto pesanti a bordo richiede il controllo preventivo della pressione degli pneumatici. In genere, il consiglio è comunque quello di controllare la pressione ogni 4 o 5 settimane.
Conseguenze di una Pressione delle Gomme non Corretta
Risulta essere importantissimo tenere periodicamente sotto controllo la pressione degli pneumatici. Le gomme con livelli di pressione non adeguata, infatti, possono mettere seriamente a rischio la sicurezza della vettura. Questo discorso vale sia per i livelli bassi di pressione che per quelli troppo alti. In entrambi i casi, lo pneumatico tenderà nel tempo a usurarsi o a deformarsi. Di solito i sintomi dell’usura tendono a comparire in prossimità del laterale della gomma, o sulla zona centrale. Se ciò avviene, sarai costretto a sostituire le gomme per evitare ulteriori rischi.
Se la pressione degli pneumatici cala sotto il livello di norma, si hanno conseguenze sulla qualità della frenata. L’automobile, infatti, tenderà ad allungarla e di conseguenza a mettere a rischio la sicurezza del conducente. Il fenomeno dell’aumento delle distanze di frenata, poi, diventa evidente in caso di asfalto bagnato. Una circostanza da evitare a tutti i costi, visto che ciò aumenta la probabilità di incorrere in problemi. C’è anche da dire che la pressione bassa può portare la gomma al surriscaldamento, di conseguenza lo pneumatico si danneggerà, rischiando anche di esplodere. Infine, una gomma troppo sgonfia produce pure un consumo eccessivo di carburante.
Anche l’eccessiva pressione delle gomme può comportare notevoli problemi. Purtroppo, gli automobilisti spesso pensano di aumentarla oltre i livelli di soglia, pensando che ciò possa portare vantaggi. In realtà una gomma troppo gonfia può portare alla deformazione dello pneumatico, con conseguenti rischi in quanto a sicurezza. I potenziali problemi che possono emergere sono i soliti, aumento della distanza della frenata, e minore aderenza su superfici bagnate. Ecco perché è importantissimo mantenere la pressione delle gomme ad un livello corretto.
Sistema di Gonfiaggio delle Gomme
Risulta essere possibile procedere al gonfiaggio delle ruote utilizzando la comune aria oppure scegliendo l’azoto puro. La seconda è una delle migliori soluzioni possibili, per una serie di motivazioni molto ampia. In primo luogo l’azoto dura per più tempo, perché ha dei tempi di evaporazione molto minori rispetto all’ossigeno. Inoltre, questo elemento aiuta a preservare la resistenza dello pneumatico. L’azoto, evaporando in minore quantità, comporta minori danni alla mescola delle gomme.
Gonfiare le gomme con l’azoto significa anche migliorare le prestazioni su strada. Essendo meno tendente all’evaporazione, questo gas produce anche una maggiore stabilità delle gomme. L’utilizzo dell’azoto abbatte anche il problema del surriscaldamento degli pneumatici, più evidente se si utilizza la comune aria. Tra gli altri vantaggi dell’azoto, troviamo un rischio più basso in termini di esplosione. Anche in caso di foratura, l’azoto tende ad abbandonare più lentamente la gomma.
Conclusioni
Controllare la pressione degli pneumatici è una fase importantissima, che va affrontata con grande attenzione. Questo discorso vale sia nel caso l’auto abbia affrontato un lungo periodo di stop che dopo lunghi viaggi. Questo è legato alla moltitudine di sollecitazioni che lo pneumatico subisce, e alla perdita di pressione dovuta all’inattività. Inoltre, come ti abbiamo già detto, non è mai saggio aumentare oltre la soglia la pressione. Questa è un’attività che può essere svolta solo in determinate circostanze. Per esempio quando il peso della vettura è eccessivo o quando ti ritrovi a dover affrontare un viaggio impegnativo.
La pressione degli pneumatici può essere aumentata oltre i livelli solo di pochi decimi di bar. Questo può essere fatto anche nel caso la tua auto monti le gomme invernali, che di solito richiedono una pressione lievemente superiore. In ogni caso, la regola generale è mai gonfiare troppo o troppo poco le gomme, per evitare rischi molto pericolosi. L’aria nelle gomme, infatti, va sempre dosata con criterio e attenzione.