In questa guida spieghiamo come sono fatte le gomme auto e mettiamo a disposizione alcuni consigli utili su come scegliere quelle giuste per le proprie esigenze.
Spesso, quando è giunto il momento di cambiare le gomme alla propria auto, la scelta che si compie la si fa in base a criteri oggettivi piuttosto che soggettivi e si tende sempre di più a comprare pneumatici economici che spesso non soddisfano le esigenze ne in termini di prestazioni e sicurezza, ne di durata. La scelta delle gomme non dipende solo dalle stagioni, ma anche dal tipo veicolo, dal tipo di utilizzo che se ne fa e da alcune caratteristiche create per offrirti le migliori prestazioni e condizioni di guida.
Se anche tu devi cambiare pneumatici alla propria auto e non hai un’idea chiara su quali acquistare, sei nel posto giusto, in questa guida voglio fare un po di chiarezza al riguardo e guidarti nell’acquisto migliore in base alle tue esigenze.
Come Sono Fatti gli Pneumatici
Ogni pneumatico è composto da elementi diversi che influiscono sulle sue caratteristiche. Di seguito, partendo dall’esterno, ti spiegherò per ogni elemento tutto ciò che è importante sapere.
Battistrada
Il battistrada è la parte più esterna del pneumatico, quella parte che viene esposta al contatto con l’asfalto durante l’utilizzo. Esso deve garantire la giusta trazione ed aderenza per le quali è progettato, la giusta manovrabilità, un corretto comportamento durante la sterzata ed una rumorosità di utilizzo più bassa possibile. Questa parte è composta oggi principalmente da una miscela di gomma sintetica, al contrario del passato, quando si utilizzava gomma naturale. Inoltre sono presenti elementi come fuliggine, elastomeri, olio accelerante e silice. Risulta essere proprio la composizione di questa miscela che, in base ai vari ingredienti presenti, risulta più dura o più morbida creando così la differenza tra uno pneumatico sportivo o comfort.
Spalla o fianco
Possiamo dire che questo, assieme al battistrada, è lo strato più esterno, solo che, questo strato non è a contatto con l’asfalto, ma è il fianco del pneumatico, ovvero quella parte dove sono impresse le diciture.
Il suo compito è quello di proteggere le tele dagli agenti atmosferici e chimici, protegge dalle abrasioni e dagli sfregamenti. Esso ha anche un’altra funzione importantissima, si oppone alla flessione a cui viene sottoposto durante il suo utilizzo. La miscela di gomma usata per questa parte del pneumatico contiene componenti anti invecchiamento fondamentali per garantire la sicurezza e la durata del pneumatico.
Pacco Cinture
Il pacco cinture è formato da starti multipli di corde o fili di acciaio situati tra il battistrada e la carcassa. Queste cinture formano una vera e propria armatura nel pneumatico facendogli guadagnare rigidezza strutturale, una protezione dagli urti e forature, una migliore trasmissione dei comandi del conducente, e garantiscono una migliore distribuzione delle forze sulla spalla del pneumatico stesso.
Questi fili sono inseriti nella cintura con un’angolazione che varia dai 15 ai 20 gradi e ogni strato è incrociato rispetto all’altro. Possiamo anche trovare in base al tipo di pneumatico cinture disposte con un’angolazione di 0 gradi, di solito in queste soluzioni troviamo anche altre cinture con diverse angolazioni per una migliore distribuzione delle forze.
Carcassa
Questo strato è importantissimo, ha il fondamentale compito di trasmettere tutte le forze di carico, cioè le forze generate dalle frenate o sterzate, tra la ruota e il terreno e, inoltre, genera la resistenza opportuna alla pressione di gonfiaggio.
Esso è composto da 1 a 3 strati di fili di nylon affiancati spessi dagli 1 ai 2 mm. La disposizione di questi fili varia in base al tipo di pneumatico.
Tallone
Il tallone è uno strato di tela rivestita di gomma, ha la funzione di impedire l’usura provocata dallo sfregamento dello stesso contro il bordo del cerchio e, a gonfiaggio ottimale del pneumatico, genera l’attrito necessario per evitare la rotazione del pneumatico sul cerchio.
Filler e Cerchietti
I cerchietti sono delle fasce di acciaio situate nel tallone del pneumatico, la loro funzione è quella di accomodare la gomma sul cerchione e di mantenerla in posizione evitandone eventuali sfilamenti. Il filler è formato da una speciale gomma sagomata che serve ad irrigidire il tallone del pneumatico e favorisce il mantenimento del cerhietto. Risulta essere il principale responsabile della comodità di guida.
Rivestimento interno in Butile
Risulta essere lo strato più interno in un pneumatico ed è presente solo nei pneumatici tubeless, cioè senza camera d’aria. La gomma di cui è composto, il Butile appunto, è resistente all’aria ed all’acqua e più in particolare alle sostanze ossidanti, acide e basiche. La funzione di questo strato è appunto quella di non fare uscire l’aria dal pneumatico e proteggere gli elementi interni dalle infiltrazioni di ossigeno e acqua.
Come Scegliere gli Pneumatici
Possiamo subito fare una distinzione tra pneumatici Invernali ed Estivi.
Pneumatici estivi
Il materiale con i quali vengono costruiti è espressamente progettato per lavorare a temperature superiori agli 8 o 10 gradi, sotto questa temperatura la gomma perde le sue caratteristiche di elasticità ed aderenza sia su bagnato che asciutto in quanto tende ad aumentare la sua durezza.
A temperature superiori ai 18 o 20 gradi invece offrono il meglio, in quanto la gomma si ammorbidirà. Questo comporta anche un’usura diversa del pneumatico.
Per questo tipo di pneumatici esistono vari tipi di profili ed ogni casa produttrice ha i suoi ma vediamo di generalizzare con qualche consiglio in base alle condizioni climatiche.
Se si guida sull’asciutto
-Un profilo piatto con spalle squadrate garantisce un buon assetto, in particolare nell’entrata in curva.
-Un tasso di intaglio con una minore presenza di spazi vuoti nel battistrada aumenta la superficie di gomma a contatto con l’asfalto e quindi il livello di aderenza.
-La presenza di grandi tasselli limita la mobilità della scultura, che resta più composta, specialmente in curva, regalando al guidatore una maggiore precisione di sterzata.
-Le lamelle, utili per la fuoriuscita dell’acqua, riducono la rigidità della scultura ma per evitare questo inconveniente,
alcune aziende offrono una complessa tipologia di lamelle che riducono l’effetto artiglio sopra citato.
Se si guida sul bagnato
-Uno pneumatico altamente scolpito avrà più aderenza su superfici bagnate, infatti, i canali presenti sul battistrada favoriscono la fuoriuscita dell’acqua che si interpone tra l’area di contatto della gomma e l’asfalto, aumentando l’aderenza. Possiamo quindi affermare che il comportamento di una gomma sul bagnato dipende dalle caratteristiche della scultura.
-Maggiore è il tasso d’intaglio della scultura del battistrada, maggiore è la capacità del battistrada di drenare l’acqua. In base alla forma e la disposizione, il disegno del battistrada influisce sulla velocità di fuoriuscita dell’acqua dall’area di contatto.
-Spigoli e lamelle del battistrada si rendono importanti nella funzione di drenaggio dell’acqua svolgendo un’azione paragonabile a quella di un tergicristalli.
Pneumatici Invernali o gomme termiche
Sento spesso dire alle persone che gli pneumatici invernali si rendono utili solamente in condizioni di neve o ghiaccio, mi sento quindi obbligato a dare contro a queste affermazioni per chi vuole ottenere il massimo per quanto riguarda sicurezza e prestazioni. Le gomme invernali, al contrario di quelle estive, sono studiate e progettate per temperature inferiori agli 8 o 10 gradi e quindi utilissime anche se non c’è presenza di ghiaccio o neve.
La loro mescola garantisce una buona presa anche con le basse temperature, il battistrada più intagliato migliora la trazione e la frenata anche in condizioni climatiche difficili.
Vediamo ora qualche principale caratteristica degli pneumatici invernali.
-La mescola delle gomme invernali contiene caucciù e silice che garantiscono l’elasticità della gomma anche alle basse temperature e assicurano una buona aderenza.
-Gli pneumatici invernali hanno scanalature profonde che favoriscono il rapido drenaggio dell’acqua e della neve.
-La quantità di lamelle di uno pneumatico invernale può essere 5 volte superiore rispetto ad uno estivo. Infatti, le lamelle fungono da artigli e migliorano la capacità di trazione. Gli spazi di frenata si accorciano e si riduce il rischio di aquaplaning e derapata.
Pneumatici Nordici
Sono molto simili a quelli invernali per quanto riguarda scanalature e lamelle, ma hanno la particolarità di avere una mescola che garantisce performance con temperature inferiori a -10 grado, rendendole particolarmente adatte a chi abita in zone dove gli inverni sono particolarmente rigidi e duraturi.
Pneumatici Chiodati
Sono degli pneumatici invernali o nordici con sporgenze metalliche inserite nel battistrada per migliorare aderenza su neve o ghiaccio. Se utilizzati su fondi stradali privi di ghiaccio tendono a rovinarlo e per questo motivo in Italia e in altri paesi d’Europa sono vietati.
Pneumatici Quattro Stagioni
Sono un compromesso tra gli invernali e gli estivi. Non raggiungono livelli di prestazioni elevati e sono una scelta economica, sono progettati per offrire prestazioni di medio livello in condizioni climatiche di ogni tipo, specialmente in regioni con inverni poco rigidi. Sono distinti dalla dicitura M+S, Mud and Snow.
Io personalmente li sconsiglio ma per chi non ha particolari esigenze di prestazioni può essere una scelta più economica.
Ora che abbiamo capito se ci serve uno pneumatico Estivo o Invernale vediamo di scegliere quello giusto in base alle condizioni di utilizzo.
Ci tengo a precisare che in commercio ora si trovano quasi solo pneumatici asimmetrici o direzionali.
Vediamo cosa risulta essere uno pneumatico asimmetrico. Uscito nel mercato alla fine degli anni 60 con il Michelin XAS, lo pneumatico asimmetrico parte dal concetto che il battistrada non lavora alla stessa maniera sui lati esterno ed interno. Creando così geometrie diverse ai lati della gomma, si ottiene un notevole incremento delle prestazioni in tenuta di strada e aderenza. In commercio esistono pneumatici per automobili, fuoristrada, e veicoli commerciali andiamo ora ad analizzarli in dettaglio.
Pneumatici per automobili.
-Pneumatici Sportivi ad alte prestazioni che devono essere in grado di sopportare le sollecitazioni di una guida, a volte anche sportiva, e di un motore potente, ovvero devono avere un’ eccellente aderenza a velocità elevata nei rettilinei e garantire grip anche che in curva, un buonissimo comportamento su fondo bagnato e soprattutto in frenata, precisione di sterzata e di ingresso in curva.
Sono consigliate per tutte le auto superiori ai 180-200 cavalli e a chi vuole una maggiore sicurezza o richiede dal proprio veicolo una guida più sportiva. Sono più costosi degli pneumatici stradali e di solito hanno una mescola più morbida quindi una minore durata, in media intorno ai 20.000 km.
Di certo non sono la scelta più economica ma sicuramente sono adatte per chi vuole investire qualcosa in più su sicurezza e prestazioni. Questo tipo di pneumatici hanno indici di velocità V, W, X, Y o Z corrispondenti a velocità massime comprese tra 240 e più di 300 km/h. Questo tipo di gomme di solito sono più rumorose e trasmettono più vibrazioni rispetto alle comfort.
-Pneumatici Stradali Comfort. In questo gruppo troviamo gli pneumatici per i veicoli stradali, dalle berline compatte alle monovolume e le familiari. Sono generalmente più economiche rispetto a gomme più sportive, garantiscono una discreta tenuta di strada sia su asciutto che bagnato ed un eccellente comfort di guida costituito da assorbimento delle vibrazioni e bassa rumorosità da rotolamento.
Sono costruite con una mescola più dura rispetto alle precedenti quindi hanno una durata maggiore, anche fino a 60.000 km, ed una bassa resistenza al rotolamento che favorisce un minor consumo di carburante tuttavia non le consiglio ai più sportivi o ad auto superiori ai 200 cavalli.
Pneumatici per fuoristrada
In questa categoria abbiamo due tipi di pneumatici differenti.
-Polivalenti. Sono quei pneumatici adatti sia al fuoristrada che alla città. Sono generalmente utilizzati nei SUV che quindi, per la loro natura, vengono utilizzati prevalentemente in strade asfaltate offrendo un ottima efficienza sul bagnato ma allo stesso tempo una trazione soddisfacente su ghiaia e superfici morbide, hanno inoltre una struttura interna rinforzata in grado di sopportare il peso di questi veicoli.
Garantiscono buona aderenza a velocità discrete in curva e su rettilinei per i SUV più potenti.
-Pneumatici Off Road. Fanno parte di questo gruppo quelle gomme pensate per superare ostacoli e traferire la coppia motrice su qualsiasi tipo di terreno, dal fango al pietrisco, dalle forti pendenze alle superfici accidentate. Hanno una struttura interna resistentissima in grado di sopportare le sollecitazioni a cui sono sottoposte. Non sono molto indicate per viaggiare su strade asfaltate in quanto estremamente rumorose e in questo tipo di strada hanno poca durata.
Pneumatici per veicoli commerciali.
-Pneumatici per veicoli commerciali e camper. Qui troviamo un tipo di pneumatico con caratteristiche particolari, sono ideati con lo scopo di soddisfare precisi standard di sicurezza e comfort ed essendo montati su veicoli che normalmente percorrono molta strada, anche 150.000 km all’anno, devono assolutamente garantire un’ottima longevità.
Non sono concepiti per prestazioni elevate ma presentano una buonissima robustezza per i carichi a cui sono sottoposti e una buona silenziosità e assorbimento delle vibrazioni. Questi pneumatici sono distinguibili dalla lettera C presente sulla spalla.
Infine voglio precisare un’altra cosa riguardo alle gomme. Sono presenti altre caratteristiche oltre le precedenti che vanno a discrezione dei vari produttori e sono:
-Rinforzato. Hanno indice di carico più elevato per carichi maggiori; sono utilizzati nelle grosse berline, SUV, piccoli veicoli commerciali, auto familiari, e auto che solo solite trainare carrelli o roulotte. Sono riconoscibili, in base alla casa produttrice, grazie alle diciture sulla spalla RF, XL , Extra Load, Rinforzato, o Reinforced.
-Run Flat. Questa caratteristica rende i pneumatici “autoportanti” ovvero in caso di foratura permettono al guidatore di continuare entro alcuni limiti evitandone l’afflosciamento in caso di perdita improvvisa di pressione. Offrono una sicurezza sbalorditiva in quanto, dopo una foratura, evitano lo stallonamento della ruota dal cerchio salvando il guidatore da una probabile uscita di strada. Possono essere utilizzate, dopo la foratura, per percorrere fino a 80 km ad una velocità massima di 80 km/h. Si possono riconoscere grazie alle varie diciture in base al produttore.
Gomme Auto più Vendute
Mettiamo a disposizione un elenco delle gomme auto più vendute con il relativo prezzo.
Ultimo aggiornamento 2024-11-18 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
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