In questa guida spieghiamo come leggere uno pneumatico auto.
Si tratta di informazioni molto utili se vuoi sapere che tipo di pneumatici monta la tua auto, vuoi capire se sono in linea con le prestazioni del tuo veicolo e delle tue esigenze oppure semplicemente ti sei mai chiesto cosa significano tutte quelle scritte che trovi sulle gomme.
Devi sapere che nella carta di circolazione della tua auto sono indicate tutte le varie misure di gomme che la tua auto supporta. Queste misure, date dal costruttore devono venire rispettate, in quanto in Italia non è permesso circolare su strade pubbliche con misure diverse da quelle riportate nel libretto salvo omologazione.
Come Leggere lo Pneumatico Auto
Vediamo come leggere le informazioni presenti sullo penumatico.
Le misure del pneumatico
Prendiamo in considerazione l’immagine presente in alto nella pagina.
-In questo caso il primo numero 225 sta ad indicare la larghezza della sezione della gomma espressa in millimetri.
-50 rappresenta il rapporto percentuale tra l’altezza della spalla e la larghezza della gomma.
Altezza del fianco / Larghezza gomma = 50%
-La lettera R indica che il pneumatico ha una struttura radiale
-Il numero 17 alla fine ne dice il diametro interno espresso in pollici.
Gli indici di carico
L’indice di carico altro non è che un numero indicante il carico massimo che uno pneumatico può supportare alla determinata pressione di 2,5 bar.
Per esempio, se leggiamo il numero 105, esso sta a dirci che questa gomma può supportare in sicurezza al massimo 925 kg alla pressione di 2,5 bar.
Il codice velocità
Solitamente a fianco dell’indice di carico troviamo il codice di velocità, ovvero la velocità massima per cui la gomma viene omologata.
Possiamo trovare qui vicino altre indicazioni come ad esempio la scritta M+S, Mud e Snow, specifica per pneumatici quattro stagioni secondo la legislazione europea 3 PMSF.
Dati di fabbricazione
In questa sezione troviamo un’altra sigla, DOT, cioè Department of trasportation. Essa rappresenta con le prime due lettere lo stabilimento in cui è stata prodotta e con le seguenti due il codice di dimensione.
Le successive quattro lettere sono un codice di controllo interno dell’azienda, mentre gli ultimi numeri rappresentano rispettivamente la settimana e anno di fabbricazione.
Sigle speciali
Ci sono inoltre alcune sigle speciali utilizzate da alcune aziende in particolare per indicare con più precisione l’utilizzo al quale il pneumatico è stato destinato.
Per esempio, Michelin utilizza la sigla Green X per gomme ecologiche o ZP per gomme run flat.
La dicitura ZP va bene per pneumatici con autonomia di 80 km a pressione zero, quando forate, mentre SR se la distanza è pari a 30 km ed in entrambi i casi percorribili ad una velocità non superiore agli 80 km/h.
Inoltre alcune gomme dell’azienda Michelin riportano marcature specifiche in quanto sviluppate per offrire ottimizzate prestazioni per alcuni veicoli in particolare ovviamente in accordo con le aziende che producono questi veicoli.
Essi sono costruiti in maniera diversa dai prodotti standard equivalenti. Non sono migliori o peggiori, ma semplicemente sviluppate per auto specifiche, con quindi, specifiche caratteristiche richieste.
Come Leggere l’Etichetta degli Pneumatici
Le etichette hanno il principale scopo di informare obiettivamente su quelli che sono i parametri più importanti degli pneumatici che stiamo considerando.
Prima, per ottenere le informazioni necessarie, occorreva informarsi da fonti esterne, mentre ora il tutto risulta più chiaro ed efficace.
Le etichette permettono una facile e rapida comparazione dei vari prodotti, ma non è l’unico scopo dell’introduzione di questa norma.
Queste etichette dovrebbero informare sulle caratteristiche che causano la riduzione della resistenza al rotolamento degli pneumatici ed in conseguenza la riduzione dell’emissione di CO2 nell’atmosfera.
Potete leggere nella direttiva relativa a tali etichette, che gli pneumatici sono responsabili per il consumo del 20% – 30% del carburante.
Diminuire tale consumo di carburante ha permesso una conseguente riduzione delle emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera.
Gli altri parametri sono aggiunti solo per fare in modo che i produttori curino di più tutte le altre caratteristiche.
Una ridotta resistenza al rotolamento può provocare una peggiore aderenza su strada bagnata, mentre una buona tenuta di strada su superfici bagnate può provocare l’aumento del livello di rumorosità esterno generato dalla gomma per questo motivo si cerca sempre di ottenere il migliore compromesso.
L’idea dell’introduzione delle etichette è, secondo me, buona ma ci sono ancora molti dubbi relativi al loro funzionamento, poiché le rappresentazioni delle prestazioni presenti sulle etichette non includono ancora tutti i parametri importanti per valutare un pneumatico e non sappiamo se effettivamente verranno mai migliorate.
Gli pneumatici vengono testati secondo delle norme ben precise e con metodi descritti in fase di stesura delle norme legislative al riguardo.
Nel caso specifico della resistenza al rotolamento la classifica degli pneumatici è eseguita in due fasi.
Il test viene eseguito nel rispetto del regolamento 117.02 della Commissione Economica per l’Europa delle Nazioni Unite e si basa sugli standard ISO 28580.
Gli pneumatici per auto, categoria C1, vengono testati secondo la direttiva della commissione UE 228/2011, mentre quelli per i veicoli commerciali, C2, e per i camion, C3, sono esaminati secondo il documento 1235/2011 basato sui standard ISO 15222.
Il rumore esterno è indicato secondo il metodo presente sul regolamento 117.02 EKG ONZ.
Ora non è tanto importante per il consumatore finale conoscere nello specifico tutte le particolarità dei test, ma è importante saper che tutti i produttori sono obbligati a rispettare le medesime regole e metodi per quanto riguarda i test sulle gomme.
Ci possono essere piccole differenze dovute alle condizioni climatiche durante le prove, alla specificità degli oggetti della ricerca, ma non influenzano di certo l’affidabilità delle informazioni presenti sulle etichette.
I test sugli pneumatici, per ogni modello e misura, vengono eseguiti una sola volta prima della loro immissione sul mercato.
Se un determinato modello di pneumatico non è modificato durante la sua produzione, non viene posta in essere la necessità di una ripetizione dei test con la conseguente applicazione di nuove classi.
L’obbligo di conferma periodica delle classi applicate è a carico dei costruttori. Il loro compito è quello di verificare se durante i controlli della compatibilità, che possono essere effettuati dai Governi di qualsiasi paese comunitario, la gomma non ha ottenuto la classe inferiore nella valutazione della certificazione.
Le etichette, come abbiamo detto prima, non mostrano di certo tutto quello che c’è da sapere sugli pneumatici, ma ci mettono in evidenza queste importanti informazioni.
Queste caratteristiche vengono valutate dal sistema di etichettatura tramite dalle lettere in ordine alfabetico dove. La lettera A indica il livello massimo prestazionale della caratteristica presa in considerazione, e man mano a scendere troviamo le altre lettere fino alla G.
Ti spiego ora quali sono le caratteristiche che vengono valutate da questo sistema di etichettatura
-Resistenza al rotolamento. La resistenza al rotolamento ha come effettiva causa l’impatto sul consumo del carburante. Più bassa è la resistenza al rotolamento minore è il consumo di carburante, ma al tempo stesso peggiore ne risulterà l’aderenza sulle superfici bagnate.
Tu puoi quindi decidere da solo di scegliere quali caratteristiche sono importanti, dovresti essere consapevole che la resistenza al rotolamento è comunque solo uno dei fattori che influiscono sul consumo di carburante dell’auto. Altri fattori importanti sono lo stile di guida, la pressione degli pneumatici, il comportamento nelle varie condizioni atmosferiche.
Per quanto riguarda invece la tenuta di strada sulle superfici bagnate, è tutta un’altra storia. Risulta estremamente importante per la tua sicurezza avere una buona aderenza sul bagnato.
In conclusione posso dirti che, se abiti in una zona con scarse e lievi precipitazioni puoi scegliere pneumatici con basso indice di resistenza al rotolamento, nell’etichetta indicato con A o B, così da risparmiare in carburante avendo però cura di prestare attenzione nelle poche occasioni in cui le condizioni meteo non sono a tuo favore.
In caso contrario occorre arrivare ad un giusto compromesso in base alla situazione personale.
-Frenata sul bagnato. Valutare buono un pneumatico significa anche valutarlo sicuro nell’utilizzo in condizioni atmosferiche difficili.
Questo parametro, tuttavia non è ancora molto chiaro e definito.
Per questo parametro non è stata prevista la classe G, in quanto valori al di sotto di quelli rappresentati dalla lettera F, in Europa, sono considerati inammissibili.
Tieni a mente che la differenza degli spazi di frenata tra una classe A e una classe F può arrivare fino a 18 metri, e già 4 o 5 metri possono causare seri problemi in una frenata di emergenza. Bisogna quindi valutare con estrema attenzione questi dati prima dell’acquisto degli pneumatici.
-Rumorosità esterna. I valori dei parametri nelle prime due categorie sono indicati con le lettere dalla A alla G. Nella categoria riguardante la rumorosità esterna i valori sono espressi direttamente in decibel. La differenza tra 75 decibel e 72 ti può sembrare di poca importanza, ma in pratica 3 decibel fanno la differenza di oltre la metà del livello di rumore da noi percepito.
Il problema che si presenta per chi guida però è la quantità di rumore interno più che quello esterno, e questo dipende maggiormente dal veicolo che stai guidando. L’informazione sulle etichette riguardante la rumorosità esterna è più la realizzazione delle politiche dell’Unione Europea relativa al rispetto ambientale.
Tutti gli pneumatici prodotti dal 30 Giugno 2012 in poi, per potere essere commercializzati nell’Unione Europea devono possedere le etichette.
Le eccezioni però sono presenti e ne fanno parte
-Pneumatici Chiodati
-Pneumatici Rigenerati,
-Pneumatici professionali Off Road
-Pneumatici di Accesso con gli indici di velocità più alti di 80 km/h
-Pneumatici con il diametro più piccolo di 10 pollici o più grande di 25.
Purtroppo succede anche che molti pneumatici importati dalla Cina, anche dopo aver superato tale data di produzione, non abbiano ancora alcuna etichettatura. Ti consiglio vivamente di non acquistare assolutamente questo tipo di pneumatici in quanto non rispettano neanche lontanamente gli standard di
sicurezza. Possono rivelarsi estremamente pericolosi e capita frequentemente che si verifichino scoppi o cedimenti durante il loro utilizzo.
Se invece trovi il pneumatico cinese con l’etichetta puoi stare tranquillo, se etichettato il prodotto rispetta le rigide direttive Europee relative alla sicurezza e alla legge ambientale.